La storia di Chiara, volontaria
Mi chiamo Chiara e sono volontaria dell’AIL di Bari dal 2010.
Presto il mio servizio presso Casa AIL, una residenza dedicata a pazienti e familiari che vengono da fuori la provincia.
Il mio ruolo è quello di affiancarli durante l’arrivo in Ospedale fino alla vicina Casa di Accoglienza.
L’attività di volontariato mi ha permesso di entrare in contatto con diverse realtà e tipologie di pazienti che hanno come minimo comun denominatore il difficile percorso che devono intraprendere.
Il compito che svolgo per AIL Bari è stato e continua ad essere per me un arricchimento emotivo: la malattia interrompe un percorso lineare di vita, privata e professionale, e compito del volontario è quello di inserirsi come “facilitatore” in questa nuova realtà.
Coloro che provengono da altre nazioni, come ad esempio Albania e Kosovo, necessitano infatti della presenza costante del volontario soprattutto per aspetti operativi, logistici e linguistici.
Nel corso di questi anni mi sono resa conto che la presenza di strutture come Casa AIL è fondamentale per il paziente che, alla luce della condizione in cui versa, necessita di un ambiente confortevole, sia dal punto di vista strutturale che emotivo.
Sostenere l’AIL con il 5x1000 ci permette di continuare a fornire questo servizio a titolo completamente gratuito.
Scrivere sulla dichiarazione dei redditi il nostro codice fiscale significa aiutare le Case AIL a non far sentire soli i malati e le loro famiglie nel difficile e duro percorso della malattia.
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