Cadere e poi rialzarsi, sempre!
Ciao sono Cristina, ho 31 anni e ho una leucemia mieloide acuta. Mi è stata diagnosticata il 15 ottobre 2021. Ero al pronto soccorso pensando di avere il covid o una polmonite perché stavo male da giorni. Invece è stato riscontrato un quadro leucemico. Quando mi è stato detto mi sono sentita morire, ho sentito la paura nella pancia, non potevo credere che stesse succedendo proprio a me. Sono stata trasportata all'ospedale San Martino di Genova. Qui mi hanno confermato la diagnosi, successivamente con l'esame del midollo. Che dire…
La prima notte lontana da tutti e sola a dover realizzare questa notizia. Sono buddista e ho sentito tutta la notte la mia preghiera con gli auricolari, NAM MYOHO RENGE KYO. Il mattino dopo ho iniziato a lottare. Ho sempre pensato che se è successo a me c'è una ragione, sono un Budda e io ce la farò. È stato un mese impegnativo, la chemio, i dolori, la perdita di capelli. Il mio corpo stanco, ma la mia mente mai. Mi sono concessa momenti di sfogo e pianto, momenti di rabbia, cadevo e mi rialzavo. Finché alla fine il primo ciclo è andato molto bene.
Sono tornata a casa e lì mi sono lasciata andare .... Ho scaricato tutto il mio dolore, perché diciamolo è una sofferenza. Tuttavia, grazie alla malattia io ho avuto modo di affrontare tante mie paure, ho avuto modo di ritrovare il rapporto con mio papà e di scoprire una famiglia meravigliosa. Oggi sono qui per il secondo ricovero e ho fatto la chemio. Sono debole, sono stanca, sono sola in stanza. Sto riflettendo su tante cose della mia vita. A volte ballo, altre volte mi alleno, altre volte ancora piango. Quello che non provo più è paura. Perché è talmente tanta la mia forza e la mia fede nella scienza che si incontra con quella buddista che non ho momenti in cui penso di non farcela.
Io ce la farò e la mia vita sarà ancora più bella, perché a volte le cose accadono per un motivo ne sono convinta. Sono contenta di poter incoraggiare tante persone, quello che posso dire è che la mia fede mi sta dando la forza di un leone e mi fa credere che anche il veleno si trasforma in medicina, che attraverso la malattia possiamo trovare il significato della nostra esistenza. Cadere si, rialzarsi sempre! Mai mollare. Ringrazio le dottoresse di questo reparto perché mi stanno curando con grande professionalità. E grazie agli infermieri gentili.
Cristina
Storie di combattenti