Dal linfoma alla maratona
Da alcuni anni la mia grande passione è la fitwalking, camminata veloce sportiva.
È il 2014 quando con un gruppo di amiche ci lanciamo alla conquista di grande obbiettivo: la maratona di Roma.
Iniziamo gli allenamenti, ma ecco che ritorna quel problema di “malassorbimento” intestinale che mi trascino ormai da oltre 2 anni, unitamente a frequenti e dolorose coliche addominali, perdita di peso, esami più o meno invasivi, biopsie, consulenze gastroenterologiche ed ematologiche.
Ciò che inizialmente attribuito a stress o intolleranze varie, alla fine porta alla diagnosi di Linfoma addominale non Hodgkin.
Sono infermiera professionale operante in ambito ematologico e affronto con consapevolezza, coraggio e determinazione la chemioterapia e il percorso di protocollo stabilito.
Il mio sogno finisce per un po' nel cassetto.
Nel 2016 sono in remissione completa della malattia e il 10 di aprile partecipo e concludo orgogliosamente la maratona di Roma in 5h e 30’.
Il 23 aprile 2017 aggiungo al mio palmares la maratona di Vienna conclusa in 5h e 23’.
Sto bene, ovviamente ho cambiato sede di lavoro perché la fragilità emotiva fa parte di tutti noi e bisogna accettarla e affrontare i cambiamenti che conseguano alla malattia.
Dopo un’esperienza di questo tipo non è più come prima, si comprendono in modo deciso e incisivo le priorità della vita e degli affetti, si vede il mondo con colori più intensi e la luce del sole è più luminosa.
Auguro a tutti coloro che devono affrontare questo percorso di trovare la forza di combattere per realizzare il proprio sogno.
Buon cammino.
Marilena
Storie di combattenti