La strada verso casa

    Può una parola cambiarti la vita?

    La mia vita è cambiata all’improvviso. Mi sono ritrovata in ospedale a fare una visita dietro l'altra fino a quando il dottore non mi ha comunicato la diagnosi: Leucemia Linfoblastica acuta.

    Da qui è iniziato il mio viaggio verso casa, si perche queste malattie ti portano lontano da casa e prima di ritornaci devi affrontare molte prove.

    L’inizio della chemio ha segnato la mia partenza, per mia fortuna sono andata in remissione completa, allora via verso il trapianto.

    Stai lì a leggere tutto quello che trovi sull’argomento e ti ritrovi nella testa con un mucchio di informazioni, di sintomi, tanto che alla fine ti rendi conto che ognuno affronta il trapianto a suo modo.

    La felicità di avere un fratello compatibile, la paura che hai quando entri nella camera sterile, il coraggio di affrontare quei giorni, la forza di rialzarsi ogni volta che rimani senza forze.

    Gli occhi lucidi quando dopo 30 giorni di camera sterile riabbracci tua mamma, l’emozione quando ti dimettono, la speranza che vada tutto bene ogni volta che fai una nuova visita.

    Una diagnosi di leucemia crea un turbine di emozioni che fino ad allora non sapevi neanche di poter provare.

    Il mio viaggio nonostante tutto mi ha aiutato a capire molte cose, la prima, la più importante, è l’importanza del sorriso. Ah, quant'è vera quella canzone: il sorriso non lo perder mai qualunque cosa ti accada. Con il sorriso affronti tutto con positività, anche quando pensi che il mondo sia contro di te, un sorriso per chi ti sta vicino aiuta sia te che gli altri a combattere questo mostro invisibile.

    La seconda cosa che ho capito è l’importanza che hanno le persone che ti sono accanto, sono tutti bravi quando va tutto bene a dire io ci sono, ma è quando le cose vanno male che capisci chi tiene realmente a te.

    Circondiamoci di persone che ci vogliono bene e sono disposte a lottare insieme a noi, chi ci guarda negli occhi e ci fa ridere, chi ci fa dimenticare ciò che abbiamo.

    Per assurdo la malattia va affrontata con allegria, è quello che sto facendo io e sembra funzionare: dopo 4 mesi dal trapianto io e il mio sorriso siamo ancora qua e la strada verso casa è ancora più vicina.

    Valentina

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