Tornare a vivere
Mi chiamo Riccardo. Ho 42 anni vivo e lavoro a Roma nel settore informatico e nel tempo libero anche come Fotografo. All'età di 8 anni mi hanno ricoverato d'urgenza per una presunta appendicite. Dopo diverse analisi mi hanno spostato al reparto di Ematologia per poi diagnosticarmi un Linfoma non Hodgkin.
Sono stato ricoverato per circa 8 mesi, 2 dei quali passati in un box isolato da tutto e tutti per mancanza di difese immunitarie. Mi ricordo abbastanza bene di quel periodo. Gli altri bambini o ragazzi ricoverati. Le infermiere, i dottori. Tutte le analisi alle quali ero sottoposto e le cure che mi somministravano. I vari cicli che a volte mi causavano forti malesseri da non farmi neanche alzare dal letto. Oltre a questo, mi ricordo le serate passate a giocare a carte o le 'cene' organizzate da alcune infermiere. In particolare, ho un ricordo di una di loro che quando aveva il turno di notte cucinava le pennette in salsa rosa. Mi ricordo le mattine dove mi svegliato con la musichetta di Uno Mattina, Non lo so perché ma di questo ho un ricordo vivo nella mia mente. La mattina quando passava la Suora a pulirmi la bocca perché le cure mi facevano cadere la pelle all'interno, oltre che già tutti i capelli.
Però di tutto questo mi ricordo soprattutto dei miei genitori che mi sono stati a fianco SEMPRE, ogni giorno a notti alterne per quasi un anno. Se sono qui oggi per raccontare tutto questo e poter vivere una vita praticamente normale lo devo soprattutto a loro, alla loro forza. Oltre che all’impegno di tutti coloro che lavoravano dentro l'ospedale. Dottori, Dottoresse, Infermiere. Oggi conduco una vita normale. Sono un appassionato di Fotografia e dei Viaggi e grazie alle cure che ho ricevuto ma soprattutto alla Ricerca che ha portato a tutto questo posso raccontare la mia storia. Spero che questo possa sensibilizzare ognuno di noi e far capire che molte persone possono essere ancora salvate e vivere la vita che sto vivendo io oggi. Grazie di Tutto
Riccardo
Storie di combattenti