Tra la pratica forense e la lotta al linfoma
Mi laureo in giurisprudenza nel marzo 2017 all'età di 24 anni, inizia per me una nuova vita: pratica forense e tirocinio in tribunale; la vita che ho sempre desiderato fin da piccola.
Qualche mese dopo inizio ad avere una febbricola fastidiosa, a gonfiarmi sul viso e a perdere peso.
Dentro di me penso che questa nuova vita da praticante avvocato “si fa sentire”.
Tra i vari impegni trascuro la mia situazione che a luglio, invece, degenera.
Vado dal mio medico, mi sente i polmoni e mi consiglia di andare immediatamente a fare una lastra al torace.
Data la sua insistenza la faccio e la situazione si mostra abbastanza tragica. Mi ricoverano d'urgenza in ospedale a causa di un importante e voluminoso versamento nei polmoni, successivamente la Tac e poi la Pet parlano chiaro: Linfoma Non Hodgkin diffuso, a grandi cellule B primitivo del mediastino con la presenza di bulky mediastinico.
Nel mese di agosto, invece di godermi la mia estate da neolaureata, mi ritrovo con un catetere femorale, bloccata su un letto.
Inizio la chemioterapia, 4 cicli tramite catetere femorale e i seguenti 8 tramite port a cath.
Il mio fisico cambia: perdo il tono muscolare, i capelli iniziano a cadere perciò prendo la decisione di farmi rasare la testa dal mio fidanzato, il quale comprende e mi guarda con occhi ancora più pieni di amore.
Inizio ad indossare una splendida parrucca (l’ho chiamata Lolita, mi è stata fedele fino a qualche mese fa!), mi cadono le unghie, le ciglia e le sopracciglia.
Dopo lo shock iniziale inizio ad accettare i miei cambiamenti ed affronto il tutto con il sorriso.
Proseguo il mio percorso di cure con immunoterapia e radioterapia il quale si conclude con una splendida Pet negativa eseguita nel mese di maggio 2018!
Un capitolo della mia vita si è concluso, mi sento fortunata ad aver affrontato il mio tumore con i miei familiari, i miei amici, gli infermieri e i dottori del reparto di ematologia di R. e di V. che mi hanno sempre supportato, comprendendo anche i miei sbalzi di umore.
Provo un sentimento di grande gioia e mi sento grata e felice per questa vita.
Credo che la vera forza per dire “io vado avanti, io ti distruggo”, la troviamo solo dentro di noi. Solo chi combatte sa quanto impegno ci vuole per vincere.
La vera forza è non abbattersi mai e crederci sempre. Ho fatto tanti esami nella mia vita, ma questo è stato quello che mi ha formato di più. Mi ha fatto capire che oltre lo studio, i voti e il lavoro, esiste molto altro: la vita, che molto spesso diamo per scontata.
Continuate a camminare, continuate a correre, lasciate che il cancro sia l'ombra che scompare quando la vita diventa un nuovo giorno.
Daniela
Storie di combattenti